destionegiorno
Oltre i limiti del finito, oltre giorni preordinati, oltre orizzonti delimitati, c’è uno spazio sconfinato dove navigo alla ricerca di un senso che so già non troverò mai e il bello è proprio questo: è una ricerca senza fine, meravigliosa, che mi disancora da tutto e mi fa sentire libera e ... (continua)
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Nascosto
nella parte piú remota del cervello
vive un lago di silenzio
acque scure
giacciono senza vento
in esso s’inabissano
inesplorati
dolori rarefatti dal tempo
tormenti diluiti
dall’affastellarsi di impegni
sedimenti
che una ragione... leggi...
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unghie di metallo
questi strazi d'inverno
Acheronte cocente
discende ferendo
solca avvampando
infiamma d’inferno
sepolcri fumanti
scuciono cicatrici
su nervi di cristallo
è una gabbia questa nebbia
di smarrimento
dubbiosi i... leggi...
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la mia anima è di panna
si sposa bene ovunque
ci sia dolce accogliente
si amalgama naturalmente
in connubi golosi
scivola leggera fra arabeschi deliziosi
si scioglie svogliatamente
in stille bianche
la mia anima è di panna
si... leggi...
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e oggi m’incateno alle mie spine
rigogliose figlie della mia linfa
mi lascio trapassare lentamente
fino a udire il sibilo del dolore
sentendole affondare e trafiggere
avvertendomi sanguinare e perdere
-mi piace-
è tiepido annegare... leggi...
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alle soglie del mattino
alita qualcosa di strano
è la notte che scompare
come spettro fra le pene
ma ancora si trattiene
svelando il volto vero
che non tace e non dice
riccioli d’argento fregiano il mare
che inizia a... leggi...
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non viaggio fra i numeri
in calcoli e millimetrici riquadri
entro serie finite
e tristi parallele
le mie s’incontrano
e insieme volano
danzando ascendono
eludendo i limiti
oltre la misura
oltre selciati aridi
oltre imposte addizionali... leggi...
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sono sabbia dispersa nel vento
frammento di mare
scaglia di sole
sono nuvola che scompare
io non ho radici
sono avulsa
a un palmo da terra
fiera sulla vetta d’una montagna
agitata dai venti
fra capelli scomposti
e una tunica bianca... leggi...
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replica il ricordo
nel frastuono di uno sbadiglio
mentre rifaccio l’orlo a sfilacci
di pensieri
spolvero le mie porcellane
con guanti d'oblio
non oso fiatare
di frantumi ho le tasche piene
pendono ragnatele dal soffitto
ma morto é il... leggi...
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Vado avanti
devo farlo
è la vita
e stordita
freddo automa
vado a scuola
a insegnare
torno a casa
affaccendata
parlo tanto
non mi ascolto
l’ho rinchiuso
il mio dolore
nessuno può sentire
ben celato
ben nascosto
sul mio viso
ho... leggi...
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Elena Poldan
Le sue 238 poesie in Introspezione
| il mio silenzio ha ali di cristallo
che alte sfiorano l’eterno
il mio silenzio contempla distanze
dove dagli incerti contorni
nascono sogni
la mia solitudine nasce col vento
per trasformarsi a primavera
in un giglio bianco
la mia solitudine
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| si fa largo fra nebbie e nubi nere
un timido raggio di luce
mentre stordita
tra frantumi d’una vita estinta
annichilita da spettri divenuti giganti
e battaglie contro ansie risvegliate
riemergo barcollante
ampio e splendente è l’orizzonte
ma
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| immobile
nel ticchettio insolente
fermi i pensieri
inerte il corpo s'acquatta
ai margini del tempo
lontano da tentacoli di vita
per meglio avvertire
l'amaro sapore del male
in questa estate
che sa d'attesa e di fine
e di te
che sei
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| Immersa
in abissi senza fondo
assaporo un dolore eterno
e mi perdo
senza ancore
affrancata da ogni legame
sprofondo dentro un vortice di tenebre
senza veli
senza mistero
nessuna maschera o bugia
nessun finto sorriso
o viso angelico a
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| vorrei stringermi alle tue parole
che continuano a parlarmi
in un giardino segreto
custodito in un angolo
di pensieri clandestini
senza nubi e senza vento
m'agito dentro uno strano tormento
che si nutre di tua assenza
così
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| questo sole
d'improvviso grigio
oscura quadri alle pareti
svanendo i colori
vola via
col vento della nostalgia
ogni cura e magia
che di tepore cinge
e assesta ogni malcapitato macigno
donandogli della piuma
leggiadria
sei andato
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| s'addensano talvolta
a guisa d'improbabili avventori
nembi di pensieri
ottenebrando il giorno
gravosi e lerci
pessimi compagni
un tempo avvinti amanti
oggi
diradata la nebbia
m'inoltro fra rami e sterpaglie
fendendo il folto
d'un
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| Sospesa al filo dell'attesa
sgretolo il tempo
in frammenti di spazio
senz'aria
soffoco
strangolata da un delirio di perle
che moltiplica e
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| crollano impianti
fuggono certezze
smarrita
navigo in un mare d'angosce
sbiadita la mia immagine
svanisce in tabernacoli di ricordo
paura s'attanaglia
al cuore selvaggio
in dedali senza ritorno s'inoltra il senno
lasciando al suo
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| solo ieri
col vento fra le ossa
sfiorando i giorni
m'inebriavo di polline e tempesta
mi crogiolavo nel vuoto
d'uno specchio compiacente
spumeggiante
carezzavo il mare
inoltrandomi fra nuvole e megere
ma avulsa dal reale
suggevo dai
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| Trasparenti
sospesi nel tempo
dondolano desideri
arsi dal fuoco d'un pensiero eterno
d'implosi abbracci e umidi baci avvertono il sacro
sferzanti come schiaffi
annientano il giorno
che d'improvviso cupo
piove rimpianti
alitano in
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| ali di gabbiano
sulla strada
incidono la polvere
tu mi tiri
e mi riporti a galla ogni giorno
dilato ogni piccolo pensiero
compressi implodono
nella mente bugiarda
gravata da macigni ingrati
perduto il senno
navigo smarrita
sul mio
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| smarrita
fra viali di garofani grigi
come il sole a gennaio
o il mare in inverno
come la mia malinconia
- triste bagaglio
di viandante malfermo -
ho visto
dentro cornici dorate
artigli di storpi allungarsi
fino al mio cervello
ho sentito
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| volteggiano nei cunicoli dell'anima
sospinti da un vento sidereo
aquiloni variopinti
sfuggiti ad un gioco lontano
nebbia s'addensa
fra ricordi affiorati
- forse sorrisi interrotti da un urlo stonato -
d'un tratto triste
lo sguardo
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| a volte
dentro é un buio tale
- totale letale-
da perdersi
e distinguere fantasmi
ricordi
da tessere di realtà stridente
non é semplice
a volte
mi rivedo bambina
sola
accartocciata dentro una paura
- spietato vampiro
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